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Author: Gianni Foietta/Mittwoch, 24. Januar 2018/Categories: Tecnologia del Colore
Se vai su Wikipedia trovi questa definizione di Reologia: “scienza che studia gli equilibri raggiunti nella materia deformata per effetto di sollecitazioni. Costituisce un punto di incontro interdisciplinare per una varietà di discipline scientifiche: chimica, biologia, fisica, matematica, ingegneria e geologia.”
Tradotto in termini comprensibili ai comuni mortali come il sottoscritto, è roba per cervelloni.
Poche settimane fa, a Milano, AVISA (Associazione nazionale di Federchimica che rappresenta le imprese produttrici pitture e vernici), ha organizzato un convegno nazionale per sensibilizzare i professionisti del settore e le aziende associate riguardo l’importanza del tema della reologia.
Due miei colleghi del laboratorio Ricerca e Sviluppo hanno presenziato al convegno. Non nel pubblico, ma tra gli oratori. Ecco perché uso queste pagine per parlare di Reologia. Il colore ha due anime, quella umanistica e quella tecnologica. Gli aspetti umanistici sono più affascinanti e più semplici da comunicare, quelli tecnologici restano nell’ombra e sono ingiustamente meno considerati. La tecnologia difatti non solo è in grado di riprodurre lo stesso colore su materiali differenti, ma ne determina anche la qualità dal punto di vista della resistenza e della durabilità.
Sapere che i nostri colori (e quindi i nostri prodotti) sono sviluppati da chimici straordinari è una sicurezza e un piacere.
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